SINGAPORE: Siti Shahrima Abd Rahim, una malese di 37 anni, ha dovuto affrontare ripercussioni legali dopo aver eseguito procedure dentistiche non autorizzate su ignari clienti negli hotel di Singapore.
La sua attività prevedeva l'offerta di servizi dentistici come la manutenzione di apparecchi ortodontici e l'applicazione di faccette, il tutto condotto senza licenze o qualifiche adeguate. Le attività illecite di Siti sono venute alla luce quando una cliente insoddisfatta ha denunciato la sua incapacità di usare il filo interdentale dopo aver ricevuto un trattamento con faccette dall'autoproclamato "dentista".
Dall'autoapprendimento alla pratica illegale
Il percorso non convenzionale di Siti verso l'odontoiatria è iniziato durante la pandemia di COVID-19, quando le restrizioni di movimento le hanno impedito l'accesso alle cure odontoiatriche professionali. Autodidatta attraverso tutorial online, si è avventurata nell'offerta di servizi odontoiatrici, pubblicizzando la sua esperienza su piattaforme come Carousell. Nonostante la mancanza di formazione e certificazione formale, Siti ha eseguito procedure su numerosi clienti, principalmente malesi, sfruttando visite a breve termine a Singapore sotto le spoglie di un dentista legittimo.
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Una vittima, una donna filippina alla ricerca di faccette in composito, è caduta preda dei servizi ingannevoli di Siti. Promessa competenza dentale, si ritrovò in una stanza d'albergo dove Siti condusse la procedura utilizzando strumenti non professionali.
Le successive complicazioni, inclusa l’impossibilità di usare il filo interdentale a causa di un’applicazione impropria della faccetta, hanno spinto la vittima a denunciare l’accaduto al Ministero della Salute. Un esperto dentale indipendente ha evidenziato i potenziali rischi associati ai metodi non ortodossi di Siti, sottolineando la necessità di un intervento professionale.
Procedimenti giudiziari e sentenze
Durante il procedimento giudiziario, Siti si è dichiarata colpevole delle accuse ai sensi del Dental Registration Act ed è stata multata di S$2,500 (US$1,850). Nonostante abbia chiesto clemenza ed espresso l'intenzione di tornare in Malesia, il giudice ha sottolineato la gravità delle azioni di Siti e il danno inflitto alle sue vittime. Le false dichiarazioni di Siti e il prolungato periodo di pratica illegale hanno giustificato una severa risposta da parte della magistratura, riflettendo la gravità dei suoi reati.
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Il caso di Siti sottolinea i pericoli degli studi dentistici non regolamentati e funge da avvertimento contro la ricerca di servizi sanitari da parte di professionisti senza licenza. Mentre le autorità continuano a reprimere tali attività illecite, il pubblico è invitato a dare priorità alla sicurezza e a farsi curare solo da professionisti accreditati.
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